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I grower più famosi al mondo: Franco Casalone

Rassegna Stampa: novembre 09, 2020 Marco Cappiello – Fonte: https://terredicannabis.com/blogs/news/i-grower-piu-famosi-al-mondo-franco-casalone

Sapete che cos’è uno strain hunter? Come la traduzione suggerisce si tratta di un “cacciatore di varietà”, qualcuno che si occupi di trovare e preservare varietà di marijuana che altrimenti andrebbero perdute. Franco Casalone è uno dei pochissimi grandi strain hunter, oltre che ovviamente un famoso grower e attivista con una marcia in più. In questo articolo scopriremo qualcosa in più su di lui e sulla sua vita, che vale la pena di essere raccontata. Ecco che cosa vedremo:

  1. Una vita dedicata alla cannabis
  2. I viaggi in India
  3. Gli arresti e la lotta per la cannabis terapeutica

Una vita dedicata alla cannabis

Franco Casalone è cresciuto negli anni 60, vedendo suo nonno coltivare tranquillamente cannabis.

Verso i quindici anni la prova e si accorge che la marijuana lo fa stare bene, lo rende meno nervoso, lo aiuta ad alleviare i dolori muscolari dopo gli allenamenti di nuoto, gli apre la mente e stimola la sua già innata creatività. 

Un bel giorno, quando aveva diciassette anni, sta fumando una canna, una sola, con un gruppo di amici… ed ecco arrivare il primo arresto per cannabis. I ragazzi vengono processati come criminali e vengono forzati ad ammettere di avere la qualsivoglia patologia a causa dell’assunzione di marijuana.

Franco Casalone non capisce perché tante storie per una sostanza così innocua e benefica sia illegale, mentre sia lecito acquistare alcol senza limiti, nonostante le disastrose conseguenze che può provocare sul brevissimo e anche sul lungo termine. 

Prova a opporsi, come altri giovani attivisti del suo tempo e contemporaneamente inizia le sue ricerche sulle proprietà benefiche della pianta di cannabis. 

Nel 1985 legge Jack Herer, attivista famoso negli Stati Uniti per aver tentato di depenalizzare la marijuana.

Pensa di poter scrivere qualcosa anche lui, ha raccolto tantissimo materiale. Oltre a conoscere approfonditamente le proprietà terapeutiche di quasi ogni tipo di ganja, ha intuito che l’impiego della canapa industriale potrebbe portare grandi benefici all’economia su scala globale.

Pensa di scrivere dei libri sull’argomento ma in Italia il proibizionismo prende il sopravvento, così decide di trasferirsi in Olanda dove gli viene chiesto di pubblicare due libri sull’argomento. 

Da quel momento pubblica parecchio, tra i più noti ricordiamo “Canapa”, in cui analizza le potenzialità benefiche e terapeutiche della cannabis nonché le sue potenzialità economiche in termini di business in contrapposizione alle tesi proibizioniste.

“Il Canapaio” un manuale sulla coltivazione della cannabis, indispensabile per chiunque voglia cominciare e infine “Canapicoltura Indoor” guida specifica e irrinunciabile per coltivatori indoor.

Successivamente Franco Casalone si ritira in una grotta sull’Himalaya che diviene ben presto solo una base tra i continui e lunghi viaggi in India.

cannabis

I viaggi in India

Per dieci anni, Franco Casalone ha fatto la spola tra le cime dell’Himalaya e l’India ed è proprio qui che è iniziata e si è perfezionata la sua esperienza di Strain Hunter. 

Come molti sapranno, in anni e anni di ibridazioni di varietà, il rischio è quello di perdere la varietà originale ed è qui che entra in gioco lo strain hunter, che reperisce, custodisce e ripianta le varietà perdute per preservarle.

In India, Casalone è entrato in contatto con varietà rare e pregiate. Ha appreso le più raffinate tecniche di coltivazione indoor e outdoor, ha studiato i migliori tipi di fumo e ha avuto la fortuna di conoscere i più grandi creatori di charas, che lo hanno introdotto alle antiche tecniche per realizzarlo.

Gli anni in India gli hanno confermato l’eccezionale potenziale della marijuana e lo hanno reso uno dei più grandi esperti di cannabis, di più: il guru della canapa in Italia.

Gli arresti e la lotta per la cannabis terapeutica

Intorno al 2000, il guru torna in Italia, precisamente nel Monferrato dove è nato, con l’idea precisa di rendere legale la canapa in Italia e utilizzarla a scopo terapeutico. 

Collabora con Assocanapa, che si è occupata di riportare la canapa industriale anche nei campi italiani alla fine degli anni ’90.

Dopo diventa vice presidente dell’Associazione Tara, un’associazione di promozione sociale che si occupa di garantire il diritto alla cura anche contemplando scelte alternative.

Scelte particolari come la cannabis ad alto contenuto di THC o in caso si voglia evitare l’effetto psicoattivo, la cannabis light ad alto contenuto di CBD o CBG, totalmente priva di effetto psicoattivo ma dai grandissimi effetti benefici come distensivo muscolare e dei nervi.

Con l’associazione ottengono diversi successi, tra cui un centro medico a Torino che offre cure a base di cannabis terapeutici e cerca di sfatare alcuni pregiudizi ancora troppo radicati.

Nonostante una vita di collaborazioni certificate con equipe mediche, associazioni riconosciute e realtà legate alla produzione di canapa industriale e di cannabis light, per Franco Casalone, il guru della canapa in Italia, che si è sempre impegnato per fare cultura e informazione, a Giugno di quest’anno è stato emesso un mandato di arresto per cannabis. 

Nella sua piantagione di cannabis sono state trovate piantine sotto ai dieci centimetri di altezza e oltre 120 grammi di ganja già triturata.

Qualche giorno dopo viene mandato a casa con l’obbligo di dimora, non sussistendo alcuna prova di imputazione per traffico di stupefacenti ed essendo stato certificato un utilizzo personale a scopo terapeutico, come si legge in quest’articolo.

Il guro della canapa in Italia del resto, ha più volte sostenuto che la legalizzazione della marijuana darebbe un bel colpo alla criminalità, non è l’unico a sostenerlo e non possiamo che essere d’accordo con lui.

A quasi 6 mesi dalla scomparsa del nostro Amato Presidente Onorario il ricordo in immagini di Franco Casalone

Ciao Franco! Te lo abbiamo promesso che avremmo continuato nel tuo nome e con i tuoi insegnamenti.

Alma Star prosegue e ci saremo anche questa volta insieme al tuo ricordo a Indica Sativa Trade 2024 a Bologna (12-13-14/04/2024 Unipol Arena – Via Gino Cervi, 2 – 40033 Casalecchio di Reno -BO)

Sono certo che sarai con noi e con tutti quelli che ti hanno sempre amato ……. Bom Bolenath Franco.

Ancora qualche immagine per non dimenticare mai.

I semi di canapa, ricchi di Omega 3, magnesio e Vitamina E, sono il segreto per avere più energia (e una bella pelle)

Fra i benefici anche accelerare il metabolismo e alleviare i sintomi premestruali

Rassegna Stampa: del 2 marzo 2024 – Fonte: https://www.vogue.it/article/semi-di-canapa-proprieta-benefici-controindicazioni

I semi di canapa sono il segreto per avere più energia (e una bella pelle)

Mi è capitato, poco tempo fa, di andare in palestra con un amico vegano. Alla fine della nostra sessione, mentre ordinavamo uno smoothie al bar, l’ho visto tirare fuori dal borsone un sacchetto di semi, e aggiugerne una cucchiaiata al suo frullato. I semi di canapa, ho imparato quel giorno, sono una bomba di proteine, necessarie non solo per il recupero post-fitness: due cucchiai di questi straordinari semi contengono la stessa quantità di proteine di due albumi d’uovo. E sono fra i rari alimenti del mondo vegetale a possedere tutti i 9 aminoacidi essenziali, fondamentali per la sintesi delle proteine nel nostro corpo. Insomma sono cibi proteici completi e una preziosa alternativa a carni, pollame, pesce, uova e latticini e non solo per i vegani. Ma non basta: sono anche ricchissimi degli acidi grassi “buoni” Omega 3 e Omega 6, in proporzioni ottimali per l’organismo, che aiutano a prevenire dall’artrosi all’acne, e di vitamina E che rigenera la pelle. Mi sa che da oggi li metto in borsa anch’io.

Cosa sono i semi di canapa?

I semi di canapa alimentari sono i semi della Cannabis Sativa, una pianta della famiglia delle Cannabaceae, da non confondere con la Cannabis indica (o indiana), che contiene alti livelli di fitocannabinoidi come il THC dagli effetti psicoattivi. La cannabis (o canapa) sativa è una pianta originaria dell’Asia Centrale, i cui semi vengono tradizionalmente consumati a tavola in paesi come la Russia e la Cina. Oggi questa pianta annuale altissima (può raggiungere fino ai 7 metri) viene coltivata per produrre da tessuti, carta, mangimi animali, bioplastiche o biocombustibili fino a olio alimentare, ma è anche adoperata nella industria cosmetica per le sue proprietà antiinfiammatorie e rigeneranti per la pelle.

Semi di canapa: tutti i benefici

  • Forniscono tutti gli aminoacidi essenziali (che non possono essere prodotti dal nostro organismo), supplendo a carenze nutrizionali di chi è vegano o vegetariano o segue un’altra dieta restrittiva.
  • Grazie alla presenza di grassi “buoni” e di vitamina E, aiutano la pelle a rigenerarsi e disinfiammarsi e sono benefici per chi soffre di acne, psoriasi e eczema, e per chi ha la pelle secca.
  • Un cucchiaio di semi di canapa soddisfa il fabbisogno giornaliero di grassi essenziali (che
    devono essere forniti dalla dieta) Omega 3 e Omega 6, grassi polinsaturi antiinfiammatori fondamentali per una varietà di funzioni come il metabolismo, la circolazione, l’attività celebrale e la regolazione del colesterolo.
  • Sono ricchi di fibre che regolano le funzioni intestinali, riducono l’appetito dando un senso di sazietà e coadiuvando la gestione del peso, e riducono i sugar cravings.
  • Contengono magnesio (3 cucchiai di semi di canapa soddisfano il fabbisogno giornaliero di questo minerale) utile per il buon funzionamento di muscoli, cuore e sistema nervoso.
  • Essendo ricchi di acido gamma-linolenico (GLA), possono alleviare i sintomi della sindrome premestruale e della menopausa.
  • Sono ricchi di minerali come fosforo, magnesio, calcio, potassio, zolfo, ferro e zinco, necessari per la salute generale.
  • Uno studio pubblicato sul Food Chemistry Journal ha rivelato che, grazie alle loro proprietà antiinfiammatorie e neuroprotettive, potrebbero aiutare nella prevenzione di malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.

I semi di canapa hanno delle controindicazioni?

Nessuna, se consumati in moderazione. Ricordatevi però di non esagerare, sono ricchi di grassi (ne contengono più del 30%). La dose consigliata e´di 30 grammi, circa 3 cucchiai al giorno.

Come mangiare i semi di canapa

Reperibili nelle erboristerie, nei negozi di cibo bio, o online, i semi di canapa vengono proposti integrali o decorticati: sceglieteli se possibile integrali e biologici per godere di tutte le proprietà nutritive. Dal sapore gradevole, sono facilmente digeribili, e possono essere usati per arricchire di nutrienti dal muesli, porridge, yogurt o frullato del mattino alle insalatone, primi, bowl di verdure o legumi del pranzo (metterli in borsa non è una cattiva idea), fino alle minestre e risotti serali. Oppure possono essere adoperati come ingrediente per la preparazione del pesto fatto in casa, al posto del pangrattato in cotolette e crocchette, e in salse e condimenti. Un’ altra opzione per godere dei benefici di questo eccezionale alimento è consumarlo sotto forma di olio. Dal sapore simile a quello di nocciola, ottenuto dalla spremitura a freddo, l’olio di semi di canapa è ideale da cospargere crudo su insalate, piatti di pasta, risotti e orzotti, zuppe e vellutate. Una volta aperto però mettetelo in frigo, si irrancidisce facilmente. Un’altra opzione è acquistare la farina di semi di canapa, naturalmente gluten-free e povera di calorie rispetto a quella di grano, e adoperarla per preparare crepes proteiche, cookies, pane e focacce, e per la base della pizza.